Nel 2011 la Fondazione Lego e l’associazione danese dei non vedenti hanno lanciato l’idea dei Lego Braille Bricks.
L’azienda Lego è, da sempre, attenta alle esigenze di un mondo che cambia e che necessita di prodotti innovativi che facilitino l’inclusione, lavorino sull’uguaglianza e favoriscano l’integrazione.
Un progetto, questo, nel quale si mira a rendere i famosi mattoncini Lego più sostenibili ed inclusivi adatti sia agli ipovedenti (e ai non vedenti) che ai normo dotati.
I mattoncini colorati, insomma, sono quelli di sempre, ma tali da avere due peculiarità:
Da un lato i bottoncini sono disposti in modo tale da formare lettere nel linguaggio Braille.
Dall’altro si incastrano perfettamente con quelli comuni così da consentire di giocare e socializzare contemporaneamente.
Cosa troverai in questo articolo!
Lo zampino degli esperti nella nascita di Lego Braille Bricks
Se conosci il mondo dei giochi Lego, sai che l’azienda è abituata a fare le cose nel modo giusto.
È per questo che si è servita della consulenza di esperti per poter fare un lavoro ottimale, così come è abituata a fare.
Partendo dall’idea che il linguaggio Braille sia fondamentale per i soggetti non vedenti, la Lego Foundation ha deciso di sviluppare e successivamente testare questo nuovo gioco nel Regno Unito.
A tutto questo si è aggiunto anche la consapevolezza che gli apprendimenti sono ampiamente facilitati dall’utilizzo dei giochi. Usare i Lego in questa maniera innovativa è stata una vera e propria scoperta.
Come funziona il progetto Lego Braille Bricks?
Il progetto Lego Braille Bricks collabora con gli insegnanti con un sito web dedicato per dare spunti utili all’utilizzo dei Lego.
Il sito web sarà un luogo per scambiarsi opinioni e pareri e per migliorare sempre di più la funzionalità, per far venire fuori idee creative e sviluppare sempre di più il progetto.
Per adesso i Lego Braille (un kit con 300 elementi speciali) sono usciti solo in Francia, Danimarca, Brasile, Germania, Stati Uniti e Regno Unito.
È necessario del tempo per sviluppare in maniera adeguata tutte le lettere nelle varie lingue per cui arriverà in Italia solo il prossimo anno.
Su Facebook sarà possibile iscriversi ad un gruppo dove si potranno scambiare idee utili per il buon utilizzo dei Lego Braille Bricks.
In arrivo la prossima primavera?
Come abbiamo detto in Italia Lego Braille Bricks arriverà la prossima primavera, ma anche in altri 12 paesi come Austria, Spagna, Nuova Zelanda, Svezia, Paesi Bassi, Finlandia, Australia, Portogallo, Belgio, Svizzera e Canada.
L’azienda è stata incentivata dai feedback positivi ricevuti da insegnanti, bambini e genitori che hanno non solo trovato modi nuovi per imparare giocando, ma hanno anche saputo comprendere le potenzialità che ha Lego Braille Bricks.
Non ci resta che attendere per poterlo vedere ed usare concretamente anche in Italia e magari poter suggerire anche noi nuove strategie utili al miglioramento di questo progetto!
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Vi saluto con quello che è il mio motto:
“Non si è mai troppo grandi per giocare con i Lego!”
Good Brick a tutti!!!